prova di

This Sliding Bar can be switched on or off in theme options, and can take any widget you throw at it or even fill it with your custom HTML Code. Its perfect for grabbing the attention of your viewers. Choose between 1, 2, 3 or 4 columns, set the background color, widget divider color, activate transparency, a top border or fully disable it on desktop and mobile.

This Is A Custom Widget

This Sliding Bar can be switched on or off in theme options, and can take any widget you throw at it or even fill it with your custom HTML Code. Its perfect for grabbing the attention of your viewers. Choose between 1, 2, 3 or 4 columns, set the background color, widget divider color, activate transparency, a top border or fully disable it on desktop and mobile.

Coaching

/Coaching
­

Cos’è il coaching

Il significato della parola inglese “coach” è duplice: può stare a significare cocchio, un mezzo di trasporto utile per andare da un luogo a un altro, oppure allenatore/insegnante. L’attività che svolge un coach integra di fatto i due concetti: da un lato si configura come un mezzo di trasporto, dall’altro si intende come un allenamento della mente a sperimentare cose e situazioni nuove. Il coaching è una metodologia che accelera il raggiungimento di uno stato desiderato attraverso un allenamento mentale specifico ad hoc.

La disciplina del “Coaching”, esportata dagli Stati Uniti, dove è nato negli anni ’60 ad opera di Timothy Gallwey, si è diffusa in Italia in tempi relativamente recenti. Le sue radici nascono nello sport, nelle neuroscienze, e nel business management. Il coaching è un percorso mirato di miglioramento, crescita, consapevolezza e conoscenza di se, che punta il suo obiettivo esattamente dove la persona desidera andare.

Si fonda sul continuo apprendimento, dagli errori e dalle esperienze di ognuno, esaltando le risorse, valore inestimabile di ogni persona. Il coaching quindi lavora lì dove convinzioni e atteggiamenti limitanti bloccano il desiderio di cambiamento e ne alimentano le paure, attraverso domande e comunicazione con il coach.

Il coaching non è una psicoterapia, né un percorso di counseling, perché lavora su assi temporali differenti e con livelli di comunicazione interiore differenti. La metodologia del coaching può integrarsi però con gli altri approcci.

Perchè avere un coach

1. Guardare oltre l’ostacolo

Guardare oltre l’ostacolo e non star fermi ad osservarlo. Quando desideriamo ardentemente fare qualcosa, la nostra mente ci ricorda costantemente le ragioni per cui per cui non dovremmo farla, presentandoci difficoltà, paure e limitazioni. Di fatto ci sta solo proteggendo. Ma ciò ci fa sentire bloccati e possiamo provare disagio o nervosismo. Tuttavia, se il desiderio di una condizione migliore e di maggiore allineamento con se stessi è maggiore, spingersi “oltre” e prendere decisioni diventa determinante. Il lavoro di un coach è quello di darti una mano a trovare il coraggio per superare quell’ostacolo che ti crea impasse, trovando vie nuove, alternative e scorciatoie, e soprattutto attingendo a risorse nuove per ottenere l’obiettivo desiderato.

2. Definire e fare chiarezza

Definire e fare chiarezza su alcuni aspetti della tua sfera personale, professionale o sportiva. A volte possiamo fare fatica a trovare le domande giuste da porci per chiarire esattamente cosa ci rende insoddisfatti o cosa in maniera puntuale vogliamo migliorare. Il coach ti aiuterà a porti le domande giuste e a definire il tuo percorso individuale per ottenere ciò che senti più in linea e in armonia con te.

3. Fissare l’obiettivo

Fissare esattamente l’obiettivo da raggiungere. Può capitare che quello che pensi di volere e desiderare a volte non è esattamente ciò che realmente vuoi, o perlomeno non è così chiaro nei suoi contorni. Il lavoro di un coach è accertare esattamente ciò che desideri ottenere in modo da poterti aiutare a raggiungerlo velocemente.

4. Gradualità e costanza

Raggiungere un obiettivo con gradualità e costanza. Quando decidiamo di raggiungere un obiettivo, uno dei motivi per cui spesso non facciamo il primo passo è dovuto al fatto che lo vediamo grande e faticoso. Suddividendo l’obiettivo in azioni e piccoli passi, più facili da gestire, sarà una strategia per renderci più sereni e più responsabile di ciascuno di essi.

5. Impegno con sé stessi

Assumere responsabilità e impegno con se stessi. Avere un interlocutore con cui cui confrontarsi e che misura insieme a te i progressi, in assenza di giudizio e valutazione, rende più facile la comunicazione con se stessi, e garantisce anche uno spazio proprio in cui poter esprimere in modo trasparente e responsabile il proprio impegno verso un obiettivo e anche evidenziare cosa non permette di proseguire o meno.

Free session

Il tuo nome (richiesto)

La tua email (richiesto)

Oggetto

Il tuo messaggio