Oggi spieghiamo come trasformare in vantaggio quello che tutti comunemente considerano uno svantaggio. Ossia il preconcetto: chiunque giochi a golf ha una buca che vorrebbe saltare in ogni percorso. Perché? Semplice: in quella buca la palla è sempre andata in acqua oppure fuori limite oppure… Invece il pregresso può diventare un elemento a nostro favore.
A curare la rubrica “Il golf nella testa” è Sonja Caramagno. Si tratta di una mental coach di professione. Lei scrive, analizza e cura una serie di lezioni e approfondimenti dedicati al rapporto fra testa e swing.
Come ogni buon giocatore di golf che si rispetti, avrai già girato l’Italia in lungo e in largo per i campi più belli e interessanti, cimentandoti in chissà quante gare.
Ti sarà capitato almeno una dozzina di volte di confrontarti con un campo a te già noto. Proprio quello che non è stato così clemente, dove hai collezionato uno score che non ti ha reso giustizia.
Sforzati, concentrati e ricordati ancora meglio.
Quel campo esattamente ha la buca 9 che ti ha regalato un boogie doppio o anche triplo. Oppure c’è la buca 11 in cui il driver non è partito come avrebbe dovuto, finendo in acqua o tra le frasche.
PAROLA DI MENTAL COACH: RIPERCORRERE QUELLA BUCA “MALEDETTA”
Il dato interessante è che nella tua prossima gara dovrai ripercorrere quello stesso campo e soprattutto quella la stessa buca, con tutto ciò che si porta dietro. “Adesso la palla mi vola esattamente a destra come ha fatto quella volta” pensi. Oppure: “In questa buca faccio sempre lo stesso errore”. Oppure ancora: “E’ il bunker in cui ci finisco sempre dentro e non ne so uscire”. La cosiddetta “profezia che si auto-avvera”. E il fatto che si ripeta poi tende solo a confermare esattamente la tua convinzione. E vissero tutti felici e contenti… E no! Tu golfista sei fatto di un’altra pasta, perché in fondo vuoi vincere e sfidarti ogni volta, buca dopo buca.
Il GOLF E IL BUNKER MENTALE
Una via di uscita da questo “bunker” mentale – e riprendo la metafora da uno dei miei primi articoli qui pubblicati – è di dare nuove informazioni alla mente affinché si liberi di ciò che ha fatto in precedenza. Il mio suggerimento è di iniziare a farlo partendo da nuovi presupposti: oggi è un giorno diverso da quello in cui hai giocato (magari è martedì e non domenica); le condizioni climatiche sono migliori o peggiori; il tuo compagno di gioco è diverso. Non esiste mai nulla di esattamente uguale ad un momento già vissuto. Questa che stai vivendo è una nuova storia, una nuova gara, tu sei un giocatore diverso nel fisico, nella tecnica e nei pensieri.
Ogni gara ha di per sé un sapore diverso e speciale, in cui costruire una storia ed un dialogo diverso con ogni buca del campo. Il segreto è arricchire ogni volta una buca di un significato nuovo, in cui provare nuove emozioni, sentire nuove percezioni e valorizzare il bagaglio delle tue esperienze.